martedì 26 gennaio 2010

Margherita Hack


Forte della sua esperienza personale, Margherita Hack punta il dito contro i due principali colpevoli del ritardo ormai preoccupante dell'Italia in campo scientifico: lo Stato (che non spende a favore della ricerca) e la Chiesa (che si spende contro). Un pamphlet combattivo contro lo spreco di risorse e il dogmatismo religioso che tagliano le ali alla ricerca in Italia.

Gianrico Carofiglio Le perfezioni provvisorie


Le giornate di Guido Guerrieri trascorrono in equilibrio instabile fra il suo lavoro di avvocato - un nuovo elegante studio, nuovi collaboratori, una carriera brillante - e la solitudine venata di malinconia delle sue ore private. Antidoti a questa malinconia: il consueto senso dell’umorismo, la musica, i libri e le surreali conversazioni con il sacco da boxe, nel soggiorno di casa. Tutto inizia quando un collega gli propone un incarico insolito: cercare gli elementi per dare nuovo impulso a un’inchiesta di cui la procura si accinge a chiedere l’archiviazione. Manuela, studentessa universitaria a Roma, figlia di una Bari borghese e opulenta, è scomparsa in una stazione ferroviaria, inghiottita nel nulla dopo un fine settimana trascorso in campagna con gli amici. Guerrieri esita ad accettare l’incarico, più adatto a un detective che a un avvocato. Poi, scettico e curioso a un tempo, inizia a studiare le carte e a incontrare i personaggi coinvolti nell’inchiesta. Tra questi, la migliore amica di Manuela, Caterina. Una ragazza molto - troppo - giovane, bella e immediata al limite della sfrontatezza. In parallelo con l’indagine, nasce e si sviluppa l’amicizia con Nadia (che i lettori di Carofiglio hanno già incontrato in Ad occhi chiusi), donna singolare e affascinante, dal burrascoso e ambiguo passato. Ancora una volta Gianrico Carofiglio regala ai lettori personaggi indimenticabili e una storia da cui è impossibile separarsi, dopo averla cominciata. E mentre l’enigma si scioglie nella soluzione imprevedibile, ancora una volta Carofiglio - come ebbe a dire Jeffery Deaver -, dimostra una capacità di indagare e raccontare la natura umana che lascia letteralmente senza fiato.

Tiziano Scarpa La vita, non il mondo


"Pensieri, resoconti di cose viste e vissute, viaggi, ecc., mai più lunghi di mille caratteri ciascuno. Scavo negli accadimenti significativi per me, grandi o piccoli che siano, episodi contraddittori che mi hanno messo in difficoltà (con gli altri o con me stesso), incontri con capolavori dell'arte, escursioni in varie città. È un libro a favore dell'esperienza personale, in polemica con "l'attualità a tutti i costi", o meglio con un certo tipo di attualità, è scritto contro un'idea falsa, riduttiva e totalitaria di 'realtà'. Qual è il nostro compito di scrittori, intellettuali, esseri umani? Il puro commento dei fatti presentati dai media? Quest'epoca ci invade dei suoi dispacci, ci chiede di focalizzare l'attenzione principalmente sulla sua agenda giornalistica, accettando le gerarchie di importanza degli accadimenti decise dai notiziari. Ma non siamo propaggini dei telegiornali e della stampa, non siamo solo telespettatori di guerre, gossip, sport. Questo piccolo libro mette in primo piano la vita che ci è dato esperire di persona, setaccia la nostra presenza passeggera su questo mondo per trattenerne i sassolini scabrosi e le piccole pepite che brillano".

Lisa Smith L'incantesimo


Thea è bionda e ha gli occhi chiari. Blaise ha gli occhi grigi e i capelli corvini. Bellissime, le due cugine sono come il giorno e la notte. Vivono con gli umani, si muovono tra loro, ma sono diverse da tutti. Sono cresciute come sorelle, e il legame tra sorelle è il più forte tra chi è stato iniziato alla magia. Quando vengono espulse dal liceo, per aver causato il crollo di un'intera ala dell'edificio, c'è una luce sinistra negli occhi di Blaise: lo sguardo di chi intraprende il cammino della magia nera. E ora, in una nuova città, tra nuovi amici umani, la magia bianca di Thea è messa a dura prova dall'attrazione per l'affascinante Eric, perché una sola scintilla d'amore potrebbe essere fatale. Alle creature delle tenebre è vietato avere contatti con esseri inferiori, e in un momento come questo, quale forza sarà in grado di prevalere?

Anne Delaflotte Mehdevi La rilegatrice del fiume


Nella quiete della Dordogna, nella casa del nonno affacciata sul fiume, lontana dalla mondanità di una promettente quanto arida carriera diplomatica nella metropoli parigina, Mathilde ha trovato finalmente la sua vocazione: si è dedicata all'attività di famiglia, la legatoria di libri antichi. Cuoio, pelle, fibra di legno, foglie d'oro e pigmenti, con i loro profumi evocativi e inebrianti, sono ora i compagni di vita della giovane donna che restaura con attenta passione le opere che le vengono affidate. E niente sembra scalfire i suoi ritmi tranquilli. Finché, una mattina, qualcuno bussa alla porta. Quando Mathilde apre, davanti a lei si presenta un affascinante sconosciuto, zuppo di pioggia, concitato e insistente, che le chiede di rilegare un prezioso volume in pessime condizioni. Mathilde accetta, sperando in cuor suo di poter rivedere quell'uomo dalla bellezza sconvolgente, sparito nella cortina di pioggia che non cessa di cadere. Ma il giorno dopo scopre che il giovane è stato travolto da un camion ed è morto all'ospedale. Adesso lei ha tra le mani un oggetto che non le appartiene e desidera solo restituirlo. Perciò, cerca al suo interno una traccia, un indizio, un segno. E trova soltanto una serie di tavole che ossessivamente ritraggono un santuario.

Pasha La madre di tutti i credenti


Nell'Arabia del settimo secolo, nel deserto più remoto, vive Maometto, un uomo che, nell'ostilità di tutte le tribù arabe, sostiene di essere un profeta di Dio: una notte gli appare in visione una bellissima fanciulla, che lui riconosce essere la figlia di un suo seguace e che chiede in sposa. Così Aìsha all'età di nove anni diventa una delle dodici mogli di Maometto e, grazie, alla sua intelligenza, ben presto diventa la prediletta.

Lars Kepler L'ipnotista


Si chiama Erik Maria Bark ed era l’ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato terribilmente storto e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai più l’ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi. Oggi è l’8 dicembre e a chiamarlo è Joona Linna, un commissario della polizia criminale con l’accento finlandese. C’è un paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in grave stato di shock, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell’accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l’assassino vuole terminare l’opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. C’è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l’ipnosi funziona. Quello che l’ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito. Quello che non sa è che il conto alla rovescia, in realtà, è iniziato per lui.

Marco Patricelli Il volontario


Un intellettuale polacco, ufficiale di cavalleria, Witold Pilecki, fondatore di un esercito clandestino antihitleriano, nel 1940 affronta una missione che appare una follia. Munito di documenti falsi, si lascia arrestare "casualmente" nel corso di una retata della Gestapo a Varsavia e scopre che la realtà dei campi di concentramento è peggiore di qualsiasi orrenda fantasia. Rischia la vita più volte ma non dimentica la sua missione; creare una rete di resistenza e di mutua assistenza all'interno e all'esterno del lager e far filtrare il resoconto di quello che accade. In due anni e mezzo riesce a creare un'organizzazione di circa 2.000 persone infiltrate. Nel 1943 riesce a evadere. Combatte durante l'insurrezione di Varsavia del 1944 e cade prigioniero fino alla fine della guerra. Poi arriva in Italia, scrive un ulteriore rapporto e si offre al generale Anders per una missione nella Polonia sotto tallone sovietico. Nel 1947 i servizi segreti comunisti sono ormai sulle sue tracce: viene arrestato, torturato per mesi. Gli estorceranno una confessione delle presunte colpe solo quando minacceranno di imprigionare la moglie e i figli. Viene giustiziato il 25 maggio 1948. Su di lui e su quello che ha fatto cala il silenzio. Della resistenza ad Auschwitz si arrogherà ogni merito un suo ex compagno di prigionia, nel frattempo divenuto premier del governo polacco e poi presidente della repubblica, Cyrankiewicz. Ancora oggi, i familiari ignorano dove sia sepolto.

Marc Levy Il primo giorno


Un medaglione africano riflette la volta celeste così com'era 400 milioni di anni fa. Adrian e Keira attraversano il mondo per trovare la chiave del mistero che avvolge le origini dell'umanità. Keira, giovane archeologa francese, è in Etiopia a cercare tracce dei primi uomini. Ma ben presto, insieme ad Adrian, affascinante astronomo inglese, farà una scoperta sconvolgente: un monile in grado di riflettere la volta stellata com'era 400 milioni di anni fa...

Chrlaine Harris Il club dei morti


Sookie Stackhouse ha seri problemi di cuore. Di recente Bill Compton, il suo fidanzato vampiro, si è mostrato più freddo e distante. Ora è addirittura partito per un altro Stato. Eric, il bello e crudele capo di Bill, ha qualche idea su cosa possa essere successo: è stato rapito dalla sua ex ragazza, la conturbante "Vamp" Lorena. Prima ancora di rendersene conto, Sookie si ritrova perciò a Jackson, nel Mississippi, insieme ad Alcide, l'affascinante ragazzo-lupo che la corteggia. Si unirà così alle creature notturne dell'underground urbano che frequentano il Club dei morti, un locale poco raccomandabile dove i membri dell'elite dei vampiri vanno a divertirsi. Quando riuscirà finalmente a trovare Bill, Sookie lo sorprenderà a commettere un inaspettato tradimento e non saprà se salvarlo o meno.

I segreti del Simbolo Perduto


Se Dan Brown è unico nel creare enigmi e nascondere segreti fra le righe dei suoi romanzi, altrettanto unica è la squadra capitanata da Dan Burstein nel decifrarli. Dalla pubblicazione del bestseller internazionale "I segreti del Codice", Burstein ha raggiunto il successo mondiale fornendo ai lettori più curiosi una bussola autorevole per esplorare le idee e i misteri contenuti nelle opere di Brown. Ora, dopo anni di attesa e di paziente lavoro investigativo, si cimenta con l'ultima fatica dello scrittore, "II simbolo perduto", l'attesissimo seguito de "II Codice da Vinci". Insieme con Arne de Keijzer, ha riunito un folto team di esperti - storici, teologi, scienziati, filosofi, crittografi, storici dell'arte, studiosi di simbologia e dell'occulto, autori e pensatori di ogni sorta - per rispondere a tutte le curiosità e le domande suscitate dal libro-evento. Quale verità si cela dietro i temi e i personaggi? Quali errori ha commesso l'autore? Come distinguere le invenzioni letterarie dalla verità storica? Burstein e gli altri "cacciatori di segreti" vagliano realtà, ipotesi, fatti e finzione, suggerendo affascinanti chiavi interpretative ispirate dalle idee e dalle opere cui Brown stesso ha attinto per sviluppare il suo thriller. Il risultato è una guida indispensabile per chi ha amato l'ultima avventura del professor Langdon e desidera addentrarsi nel nuovo mondo che il romanziere presenta ai suoi fan.

Pino Arlacchi Gli uomini del disonore


Gli uomini del disonore è il racconto-confessione del grande pentito che negli anni ottanta, con Tommaso Buscetta, diede il contributo più determinante alla lotta contro la mafia. Antonino Calderone, all'epoca del suo pentimento, era un elemento di spicco della mafia siciliana, braccio destro del fratello Giuseppe, capo della Commissione regionale di Cosa Nostra. La sua testimonianza è perciò in assoluto il primo spaccato della mafia in Sicilia proveniente dai vertici dell'organizzazione. Una testimonianza preziosa, non solo dal punto di vista investigativo, ma anche ai fini di una conoscenza approfondita di Cosa Nostra, dei suoi codici, delle sue feroci lotte intestine. Da oltre quaranta ore di colloqui nel convento di clausura dove Calderone viveva nascosto, è nato questo libro-documento in cui, come in un grande thriller, tutti sono, allo stesso tempo, amici e nemici, professano lealtà e sono pronti all'inganno più astuto, progettano congiure, tradiscono e uccidono.

Dalbert Hallenstein Giorgio Perlasca


Giorgio Perlasca, lo Schindler italiano per troppo tempo dimenticato da tutti: dai fascisti (era contrario alle leggi razziali e non aveva aderito a Salò), dai democristiani (senza risposta una sua lettera a De Gasperi), dai comunisti (era di destra). E dalla Chiesa. Un uomo libero che mai rinnegò la sua storia, come racconta lui stesso in questa testimonianza inedita. Fingendosi diplomatico spagnolo, riuscì a salvare migliaia di ebrei del ghetto di Budapest. Un'avventura memorabile tutta da raccontare.

Aravind Adiga Fra due omicidi


Nello spazio vibrante e policromo di una città indiana si intrecciano i destini di imprenditori, ciarlatani, giornalisti, conducenti di risciò, operai, tutti presi da sogni irraggiungibili, ma non per questo meno intensi e struggenti. Dopo il successo internazionale della Tigre bianca, Aravind Adiga ritorna con un grande affresco pulsante di inquietudine e di vita, dove uomini e donne tentano piccoli e grandi gesti di rivolta contro l'ingiustizia e la corruzione, e soccombono soltanto dopo aver combattuto fino all'ultimo. In queste quattordici storie, ambientate nella città di Kittur nello Stato indiano del Karnataka, i protagonisti, alle prese con la società violentemente gerarchica e corrotta, tentano, ciascuno a suo modo, piccoli gesti di riscatto o di rivolta, o quanto meno approdano, nonostante tutto, a un sussulto di dignità. Le storie raccontate si situano "tra due omicidi", quello di Indira Gandhi del 1984 e quello di suo figlio Rajiv del 1991, quando l'India sembra aver cambiato per sempre volto e destino. Sono ancora un volta storie che illuminano vite perdute, racconti di ingiustizie sociali legate al sistema delle caste, alla corruzione e l'avidità. Un ragazzino musulmano viene ingaggiato per sorvegliare l'andirivieni dei treni militari in città, forse in vista di un attentato. Un piccolo imprenditore decide di non pagare più il pizzo ai funzionari corrotti. Un venditore ambulante di libri fotocopiati viene arrestato e picchiato per aver messo in vendita I versi satanici di Rushdie. Uno studente di una scuola privata cattolica, mezzo bramino e mezzo bassa-casta, fa esplodere in classe un'innocua bomba per dar sfogo alla propria rabbia. Una bambina, figlia di un muratore tossicodipendente, chiede l'elemosina per comprare al padre la dose quotidiana. Un ambulante truffaldino che vende false medicine contro le malattie veneree scopre che il promesso sposo della figlia è stato contagiato da una prostituta.

Sara Lorenzini Diario semiserio...


Il tuo fidanzato ti ha lasciata? Hai appena scoperto di avere una sorella che vive in Argentina? Sei affetto da una malattia rara e incurabile? Fantastico! Allora sei la persona giusta per partecipare al programma "A cuore aperto", il people show in cui si raccontano storie di vita vera, preferibilmente tragiche e condite da abbondanti lacrime in diretta tivù. A reclutare i personaggi più degni di portare i propri guai in prima serata è un gruppo di affiatati redattori che ogni giorno si barcamenano tra centinaia di assurde e-mail e telefonate di aspiranti concorrenti lamentosi, aggressivi o diffidenti, comunque ansiosi di rivelare al mondo il loro dramma. Alla trasmissione lavora anche Emma: armata di tenacia e intuito - queste le qualità indispensabili di un buon redattore -, ha tre mesi di tempo per scovare la storia bomba che le garantirà l'agognato rinnovo del contratto a progetto. Ma non si vive di solo lavoro, ed Emma deve far fronte anche a una vita privata in via di complicazione, tra un fidanzato che fa lo scenografo per una svenevole soap opera e un uomo più grande, con cui Emma è convinta di intrattenere una profonda "affinità di letterari sensi"... Per fortuna a ricordarle quanto sia importante non prendersi troppo sul serio, a condividere sogni, paure, ma anche pranzi in mensa e appetitose chiacchiere, ci sono le colleghe-amiche, ognuna con le sue idiosincrasie, passioni e debolezze. Così, mentre le storie degli aspiranti concorrenti si intrecciano alla vita di redazione, Emma scopre che, appena dietro il bisogno di abitudini rassicuranti, una inedita, affascinante se stessa è pronta a raccogliere nuove sfide, non solo sul piano professionale. E quando il concorrente a cui ha pazientemente dato la caccia decide all'ultimo momento di non partecipare alla trasmissione, lei capisce che la storia da dare in pasto al pubblico è nascosta tra le pieghe della sua stessa vita. Come non averci pensato prima?

Robert Harris Cospirata


Alla vigilia dell'elezione di Cicerone a console di Roma viene ritrovato nel Tevere il cadavere orrendamente mutilato di un ragazzino vittima di un sacrificio umano. Cosa si nasconde dietro questo orribile delitto? Poche ore dopo Cicerone deve difendere un vecchio senatore accusato dì alto tradimento, commesso più di trent'anni prima. L'alto tradimento è punibile con la morte e l'accusatore e Cesare, da sempre rivale di Cicerone. La grande rivalità tra i due uomini rappresenta due diversi tipi di pensiero: uno più conservatore e uno rivoluzionario, Man mano che il potere di Cesare cresce, Cicerone deve affrontare gli inevitabili compromessi derivatigli dal potere: è giustificabile usare metodi illegali per salvare la Repubblica.

Thomas Keneally Cercando Schindler


Se non fosse stato per un incontro casuale fra l'autore e un negoziante polacco di Beverly Hills, forse oggi Oskar Schindler, il Giusto che salvò centinaia di ebrei, sarebbe stato dimenticato. Fu quella conversazione a dare inizio alla affascinante ricerca, qui raccontata, che portò Keneally a scrivere (e Spielberg a girare) una delle storie più belle della letteratura sulla Shoah. "Cercando Schindler" è l'occasione per riscoprire un personaggio e una vicenda esemplari, che ancora oggi parlano a tutti gli uomini.

Toni Shem Tov Ci vediamo a casa subito dopo la guerra


Ogni volta che il dottore le consegna una lettera dello zio Jeek, Lieneke sente il cuore battere all'impazzata. La nasconde nel grembiule e la porta in camera, al sicuro, dove la legge e la rilegge. Perché sa che presto dovrà restituirla al dottore, che la brucerà o la farà in mille pezzi affinché non cada nelle mani sbagliate. Nessuno deve sapere che Jeek in realtà non è suo zio, ma suo padre. E che lei non si chiama Lieneke, bensì Jacquelin un nome che ormai appartiene al passato, a una vita precedente in cui poteva andare a scuola con le amiche di sempre, passeggiare nel parco e correre in bicicletta. Senza una stella gialla appuntata sul petto. Tutto è cominciato con il "gioco dei nomi", quando la mamma ha spiegato a lei e alla sorellina più grande che tutti i membri della famiglia non si sarebbero più chiamati come prima. C'erano anche altre regole da rispettare: lasciare la città, Utrecht, e nascondersi. E non dire a nessuno di essere ebree. Da quel giorno, la famiglia si è separata, trovando rifugio presso membri della resistenza olandese. Lieneke vive in un villaggio sperduto con il dottor Kohly e sua moglie, che fingono di essere i suoi zii. Il padre, scienziato dal cuore d'artista, riversa ora il suo talento sui biglietti illustrati che manda a Lieneke, con quei disegni colorati e buffi che tengono accesa la speranza di una vita normale. Sarà proprio quella corrispondenza segreta ad aiutare la bambina a sopportare la fame e la paura, il freddo e la lontananza.

Nick Hornby An Education


Twickenham, Londra, 1961. Jenny, sedici anni, un violoncello più grande di lei e una borsa piena dei libri che la porteranno dritta a Oxford, sta aspettando alla fermata dell’autobus. Piove a dirotto ed è già fradicia quando una Bristol rosso fiammante le si accosta. L’uomo a bordo, David, trentacinque anni passati fra concerti e gallerie d’arte, attacca discorso con una scusa. Comincia così il racconto dell’educazione sentimentale di un’adolescente che si trova a dover scegliere troppo presto fra il piacere e il dovere, fra un mondo fatto di studio e regole imposte dai genitori, e uno opposto in cui lei, sigaretta in bocca e coppa di champagne in mano, arriverà addirittura a Parigi, la città dei suoi sogni. Ma l’affascinante David ha qualcosa da nascondere... Nick Hornby, grande appassionato di cinema e già autore di due libri da cui sono stati tratti film di successo (Alta fedeltà e Un ragazzo), si cimenta direttamente con una sceneggiatura, prendendo spunto dal saggio autobiografico della giornalista inglese Lynn Barber. Presentato al Sundance Film Festival e al Festival di Berlino nel corso del 2009, il film, diretto da Lone Scherfig (Italiano per principianti) è interpretato, fra gli altri, da una straordinaria Carey Mulligan, giovane attrice inglese che incarna perfettamente il cambiamento di Jenny, da anonima studentessa a donna elegante, novella Audrey Hepburn.

giovedì 21 gennaio 2010

Walter Bonatti Un mondo perduto

Walter Bonatti negli anni è riuscito a conquistarsi un privilegio raro: la possibilità di vivere due vite. Dopo la stagione di scalate che lo hanno reso uno dei protagonisti della storia dell’alpinismo, ha infatti deciso di modificare i suoi orizzonti e mettersi in cammino alla volta delle regioni più lontane e affascinanti del pianeta.


Da queste straordinarie esperienze, spesso solitarie, è nato un libro di ricordi nel quale i paesaggi sconfinati diventano lo sfondo di un percorso interiore alla ricerca di sé e dell’ancestrale armonia con il pianeta Terra. Sul filo della memoria si delinea così una traiettoria esistenziale in cui la passione per l’esplorazione ha dovuto fare i conti con la scoperta dei propri limiti di fronte a una natura primordiale.

Il racconto di viaggio diviene quindi biografia, restituendoci la storia di un uomo che è stato in grado di realizzare il proprio sogno di libertà, rendendoci partecipi dello stupore di fronte a quello che appare ormai come un mondo perduto.





«Credo proprio di aver conosciuto un mondo ancora immutato dalle sue origini: terre estreme, immense e ancora senza storia, dove nulla muta ma tutto si ripete in un ciclo eterno. In quelle severe solitudini ho davvero vissuto paure e speranze, sconforti ed esaltazioni. Nelle notti buie i miei occhi hanno accompagnato una pletora di stelle alla deriva, e con la mente ho spaziato sognando impossibili orizzonti, fino a dare proporzioni umane agli infiniti, fino a confondermi nell’universo.»

Jamie Ford Il gusto proibito dello zenzero


Seattle. Nella cantina dell'hotel Panama il tempo pare essersi fermato: sono passati quarant'anni, ma tutto è rimasto come allora. Nonostante sia coperto di polvere, l'ombrellino di bambù brilla ancora, rosso e bianco, con il disegno di un pesce arancione. A Henry Lee basta vederlo aperto per ritrovarsi di nuovo nei primi anni Quaranta. L'America è in guerra ed è attraversata da un razzismo strisciante. Henry, giovane cinese, è solo un ragazzino ma conosce già da tempo l'odio e la violenza. Essere picchiato e insultato a scuola è la regola ormai, a parte quei pochi momenti fortunati in cui semplicemente viene ignorato. Ma un giorno Henry incontra due occhi simili ai suoi: lei è Keiko, capelli neri e frangetta sbarazzina, l'aria timida e smarrita. È giapponese e come lui ha conosciuto il peso di avere una pelle diversa. All'inizio la loro è una tenera amicizia, fatta di passeggiate nel parco, fughe da scuola, serate ad ascoltare jazz nei locali dove di nascosto si beve lo zenzero giamaicano. Ma, giorno dopo giorno, il loro legame si trasforma in qualcosa di molto più profondo. Un amore innocente e spensierato. Un amore impossibile. Perché l'ordine del governo è chiaro: i giapponesi dovranno essere internati e a Henry, come alle comunità cinesi e, del resto, agli americani, è assolutamente vietato avere rapporti con loro. Eppure i due ragazzini sono disposti a tutto, anche a sfidare i pregiudizi e le dure leggi del conflitto.

venerdì 15 gennaio 2010

Enrico Ruggeri Alieni


Gli alieni esistono? Sono giunti sulla Terra? Hanno avuto incontri ravvicinati con noi umani? Come mai molte persone (da ultimo, la moglie del nuovo primo ministro giapponese Yukio Hatoyama) sostengono di essere state portate su astronavi extraterrestri? Sono solo allucinazioni? In una puntata del suo programma su Italia1 "Mistero", Enrico Ruggeri ha affrontato questi temi, raccontando l'incredibile storia di Giovanna, rapita e dicìotto volte inseminata dagli alieni (la donna avrebbe poi abortito un feto che è stato mostrato in tv).

Camilla Läckberg La principessa di ghiaccio


«Un libro che vi darà il batticuore. La principessa di ghiaccio è un gioiello nella letteratura scandinava di genere» Val McDermid

Erica Falck è tornata nella casa dei genitori a Fjällbacka, incantevole località turistica sulla costa occidentale della Svezia che, come sempre d’inverno, sembra immersa nella quiete più assoluta.
Ma il ritrovamento del corpo di Alexandra, l’amica d’infanzia, in una vasca di ghiaccio riapre una misteriosa vicenda che aveva profondamente turbato il piccolo paese dell’arcipelago molti anni prima.
Erica è convinta che non si tratti di suicidio, e in coppia con il poliziotto Patrik Hedström cerca di scoprire cosa si nasconde dietro la morte di una persona che credeva di conoscere.
A trentacinque anni, con la sensazione di non sapere bene cosa volere nella vita ma stimolata da un nuovo amore, approfitta del suo status di scrittrice per smascherare menzogne e segreti di una comunità dove l’apparenza conta più di ogni cosa.
Tra gli ultimi clamorosi fenomeni del poliziesco svedese, Camilla Läckberg è stata in patria l’autrice più venduta per tre anni consecutivi; grazie ai suoi personaggi così ricchi di sfumature e alle trame attente agli aspetti più oscuri della psicologia umana è stata definita dalla critica la nuova Agatha Christie del Nord.

«Più di 500.000 copie vendute per La principessa di ghiaccio della nostra Autrice dell’anno. Abbiamo una nuova star del poliziesco. Geniale!» Freundin (Germania)

«Trentacinque anni, nubile e senza figli, Erica ha dei problemi di cuore e di linea, proprio come la sua eroina Bridget Jones. Quello di Camilla Läckberg è un poliziesco notevole, che è già tra i più venduti dell’estate» Elle (Francia)
«Un altro eccellente scrittore scandinavo conquista il mercato anglosassone» The Times (Inghilterra)
«Una trama splendida, in stile Agatha Christie, con un ottimo e genuino cast di personaggi. Una lettura difficile da interrompere» Sala Allehanda (Svezia)

Aldo Busi Aaa!


Prete fino al midollo ma comandato a vivere nelle vesti di un laico di potere con una moglie di rappresentanza, il Casto cede alla tentazione di entrare in una galleria d'arte moderna per cercare tra le fotografie della famosa serie di pretini di Giacomelli lo scatto di un passato che gli è stato rubato. Sconsigliabile, se c'è in giro uno snidatore di inferni come lo Scrittore Innominabile: perfino quei ricordi di un'infanzia affamata e struggente potranno rivelarsi una fiaba crudele. Quell'Italia del dopoguerra ancora capace di non mentire sul dolore c'è mai stata davvero?

Paul Hoffman La mano sinistra di Dio



Non lasciatevi ingannare. Si chiama Santuario dei Redentori, quello in cima a Shotover Scarp, ma è un luogo che non dà nessun rifugio e offre ben poca redenzione. Anzitutto è circondato, a perdita d’occhio, da un’arida boscaglia, è avvolto da una perenne coltre di fuliggine ed è così grande che è facilissimo perdersi, proprio come ci si perderebbe in una landa desolata. Poi ci vivono più di diecimila ragazzi, tormentati dalla fame e dal gelo, costretti a pregare e a fare penitenza, stremati da punizioni brutali e da un addestramento sfibrante. E tutto perché i Redentori hanno un disperato bisogno di soldati da mandare in guerra contro gli Antagonisti, contro coloro che non credono in nessun Dio. Una guerra che dura ormai da due secoli. Questa è stata la vita di Cale da quando, dieci anni prima, è stato strappato alla sua famiglia e condotto nel Santuario. Adesso Cale di anni ne ha quattordici: il suo passato è stato cancellato, il suo presente è un inferno e il suo futuro è la morte sul campo di battaglia. La stessa fine di tutti suoi compagni. Però Cale non è come gli altri. Non si lamenta, non rimpiange, non protesta. Il suo sguardo è freddo e spietato, il suo cuore è calmo e risoluto, la sua mente è lucida e determinata. Perché Cale ha un piano. Deve fuggire. Ma non si può sfuggire al destino. Perché, dopo aver abbandonato il Santuario, Cale si ritroverà in un mondo ancora più crudele e pericoloso. Un mondo in cui bisogna combattere con le armi e con l’astuzia. Un mondo che regala l’amore soltanto per strapparlo via. Un mondo in cui amici e nemici hanno lo stesso volto. Un mondo che aspetta e teme colui che forse lo distruggerà: la Mano Sinistra di Dio…

Christopher Isherwood Un uomo solo


Già negli anni Trenta, quando scrisse Addio a Berlino, Christopher Isherwood sosteneva di voler trasformare il suo occhio di romanziere nell’obiettivo di una macchina fotografica. Ma per lungo tempo – attraverso libri molto diversi fra loro, e spesso segnati dai personaggi fittizi o reali che raccontavano – l’intenzione rimase una di quelle fantasticherie stilistiche che spesso gli scrittori inseguono per tutta la vita senza realizzarle mai. E invece nel suo ultimo romanzo – questo – Isherwood trasforma una giornata nella vita di George, un professore inglese non più giovane che vive in California, in un’asciutta, e proprio per questo struggente, sequenza di scatti. Non è una giornata particolare per George: solo altre ventiquattr’ore senza Jim, il suo compagno morto in un incidente. Ventiquattr’ore fra il sospetto dei vicini, la consolante vicinanza di Charlotte, la rabbia contro i libri letti per una vita ma ormai inutili, e il desiderio di un corpo giovane appena intravisto ma che forse è già troppo tardi per toccare. Quanto basta per comporre un ritratto che non si può dimenticare, e che alla sua uscita sorprese tutti, suonando troppo vero per non essere scandaloso.

domenica 10 gennaio 2010

Carlo A. Martigli 999 Castelvecchi


Siamo alla ricerca delle 99 clausole segrete cha mancano all’insieme delle 900 tesi pubblicate nel 1486 da Pico della Mirandola, e queste rivelerebbero qualcosa di fondamentale sulla natura di Dio. Un segreto che avrebbe potuto, e potrebbe ancora, cambiare il corso della Storia. È su questa sconvolgente rivelazione che si basa 999. L’ultimo custode, romanzo storico-esoterico di Carlo A. Martigli, è un thriller storico che trae spunto dalle misteriose ‘900 Conclusiones’ di Pico della Mirandola, il genio e filosofo che nel 1487 volle indire un Concilio per unificare le religioni monoteiste e sul quale fu scatenata una caccia all’uomo memorabile, in cui furono coinvolti i più importanti personaggi dell’epoca, tra i quali Lorenzo il Magnifico e il Papa Innocenzo VIII. Le rivelazioni di Pico della Mirandola contenute in altre 99 Tesi potevano minare alla radice il potere della stessa Chiesa e, per questo motivo, queste Tesi, conservate per quasi 500 anni da una famiglia, negli anni trenta fecero gola al nazismo, in quanto la loro pubblicazione avrebbe distrutto l’immagine del cristianesimo, che in Germania era l’ultimo baluardo che si opponeva alla divinizzazione di Hitler. Pico della Mirandola voleva un Concilio dei Saggi delle tre religioni monoteiste per rivendicare un Dio unico: Donna. Per scongiurare il pericolo e difendere la Santa Romana Chiesa, Innocenzo VIII e Rodrigo Borgia diedero così inizio alla sanguinaria caccia alle streghe con lo scopo di rendere la donna indegna agli occhi del mondo. In quel modo le 99 tesi di Pico, qualora fossero state pubblicate, non sarebbero state credibili. I piani narrativi costruiscono i tasselli di ogni intrigo che viene giustificato con verità assolute che ognuno possiede. Si arriva ad affermare a pag. 238: «Dio mi ha rivelato il significato della parola femina. Ha origine da fe e minus, capite? Le donne hanno meno fede e con il loro inferiore intelletto hanno più facilità a cedere alle tentazioni di Satana». «Molto bene. E tutto questo è scritto nel vostro Malleus Maleficorum?». «Maleficarum, Santità, Maleficarum. Perché il maleficio è femmina». Interrogativi che nel libro trovano strada dentro i personaggi che compongono questo libro.
La storia parte da lontano, dal concilio ecumenico di Efeso nel 431 e si conclude il 26 Luglio 2007 nella Basilica di San Marco a Firenze. A Efeso si stabilì che Maria era Theotokos Madre di Dio, a Firenze invece viene aperta la tomba di Pico per stabilire se era morto per avvelenamento. Artigli ha immaginato che Pico avesse scritto 99 conclusioni segrete sulla natura femminile di Dio alle precedenti 900 tesi; di queste 13 vennero considerate eretiche e quindi messe all’Indice. Romanzo storico, ma anche romanzo di fantasia che propone rappresentazioni forti, non sempre condivisibili, in cui i personaggi descritti non sfuggono allo sguardo impietoso, easperato e ironico dello scrittore. Attraverso intrighi, fermenti religiosi, diaspora degli ebrei e segreti dei Medici, la caccia al codice di Pico della Mirandola e alla verità sulla natura di Dio si avvicendano su tre piani temporali: il 1400, in cui si muovono Pico, Innocenzo VIII, Lorenzo de’ Medici e Ferruccio de Mola, il primo custode; il 1938, in cui le 99 tesi vengono trafugate, e il 2009 in cui, a due anni di distanza dall’apertura della tomba di Pico con la sua emblematica iscrizione Ioannes iacet hic Mirandula caetera norunt et Tagus et Ganges forsan et antipodes, fino ad arrivare all’ultimo custode.

Roberto Bolano 2666 Adelphi


Delle molte leggende alla cui nascita Bolaño stesso ha contribuito, l'ultima riguarda la forma che 2666 avrebbe dovuto assumere. Si dice infatti che l'autore desiderasse vedere i cinque romanzi che lo compongono pubblicati separatamente, e, se possibile, letti nell'ordine preferito da ciascuno. La disposizione, ammesso che sia autentica, era in realtà un avviso per la navigazione in questo romanzo-mondo, che contiene di tutto: un'idea di letteratura per la quale molti sono disposti a vivere e a morire, l'opera al nero di uno scrittore fantasma che sembra celare il segreto del Male, e il Male stesso, nell'infinita catena di omicidi che trasforma la terra di nessuno fra gli Stati Uniti e il Messico nell'universo della nostra desolazione. Tutte queste schegge, e infinite altre, si possono in effetti raccogliere entrando in 2666 da un ingresso qualsiasi; ma fin dall'inizio il libro era fatto per diventare quello che oggi il lettore italiano, per la prima volta, ha modo di conoscere: un immenso corpo romanzesco oscuro e abbacinante, da percorrere seguendo una sola, ipnotica illusione - quella di trovare il punto nascosto in cui finiscono, e cominciano, tutte le storie.
Diviso in cinque parti: “La parte dei critici”, “La parte di Amalfitano” e “La parte di Fate” “La parte dei delitti” e “La parte di Arcimboldi”.
Il tutto prende forma dall’Europa a Santa Teresa, città di confine nel deserto di Sonora. Il libro comincia, infatti, con l’amicizia di quattro critici di diverse nazionalità (francese, inglese, italiana, spagnola), legati da una stessa passione-ossessione per il misterioso scrittore Benno von Arcimboldi. Tre di loro seguiranno le tracce dello scrittore fino in Messico; a far loro da guida (siamo già nella seconda parte) il professore cileno Amalfitano, che, dopo essere sfuggito alla dittatura di Pinochet e aver girato il mondo, si stabilizza a Santa Teresa, nome che cela la vera Ciudad Juàrez, con sua figlia Rosa. Insieme alla ragazza andremo alla scoperta di Oscar Fate, antieroe per eccellenza e redattore sportivo di colore chiamato in Messico per seguire un incontro di boxe . Ne La parte dei delitti, le efferatezze raccontate con diagnostica freddezza e al contempo con quel lirismo che l’accomuna in parte alla poetica di Edgar Lee Master; infatti, dietro a un catalogo di esemplari umani e vite diverse, si cela un’ unica matrice che ci racconta vite disperate e terribilmente concluse. Quella dei delitti è la parte più lenta, una pausa nera di terrore che Bolaño concede e si concede prima dell’epilogo: La parte di Arcimboldi. La ricerca sembra conclusa, il lettore verrà a sapere qualcosa in più della misteriosa vita dello scrittore tedesco, della sua famiglia, dell’amore per la sorellina e della metamorfosi che l’ha trascinato fino al deserto di Sonora. Eppure non ci basta, vorremmo sapere di più, vorremmo sapere tutto, se Roberto Bolaño è Benno Von Arcimboldi oppure Amalfitano.
Tante, tantissime storie, alcune appena pennellate, tracciate sembra, per puro e personalissimo piacere narrativo; altre che meritano decine di pagine. In più interventi Bolaño ha detto di pensare alla letteratura come una cosa autonoma, capace di nascere e proseguire il suo cammino in maniera autosufficiente. Forse per questo l’autore, pur capace di forgiarne di preziosissime, non ha mai intenzionalmente fornito ai suoi scritti delle sicure stampelle come possono essere i generi. Se non è dunque utile analizzarli, può esserlo almeno sottolineare il tema ricorrente dei romanzi dello scrittore cileno.
Buona lettura di un capolavoro.